equitazione e bimbi
  1. Non si passa mai dietro a un cavallo.
  2. Non si corre vicino a un cavallo.
  3. Non si urla vicino a un cavallo.

Le hanno già interiorizzate per bene, gli Omini, le tre regole fondamentali che hanno appreso nel maneggio che frequentiamo ogni martedì mattina.

Cercavo uno sport estivo, da fare all’aperto ogni volta che è possibile, per far avvicinare i bimbi a una nuova attività senza lo stress quotidiano della scuola. E sono davvero contenta!

Ho sempre adorato i cavalli e, in quei rari giorni di estate-bimbi che i miei figli hanno affrontato nelle scorse estati, anche loro sembravano apprezzare le passeggiate a cavallo e l’arte dell’equitazione.

Così abbiamo provato in un maneggio non distante da casa nostra e abbiamo subito familiarizzato con i due adorabili mini pony Alvin e Theodore. Alvin, come da copione, è più snello e testardo, mentre Theodore è cicciottello e adorabile, tanto buono e ubbidiente.

Da che età?

I bimbi possono avvicinarsi all’equitazione molto presto, già dai quattro anni, grazie alla presenza dei pony, creaturine buffe e bimbo-friendly sotto ogni aspetto. A partire, ovviamente, dalle dimensioni.

Un cavallo è troppo grande per il fisico minuto di un bimbo e la vera e propria equitazione dovrebbe essere praticata dai 10 anni circa in poi.

Lo sport

Andare a cavallo è uno sport a tutti gli effetti. Uno sport che interessa la maggior parte dei muscoli del nostro corpo.

Innanzitutto, prima e dopo la cavalcata, il bambino impara a prendersi cura del cavallo, il cosiddetto grooming. L’attività stessa di occuparsi dell’animale comporta una buona parte di attività fisica. Le azioni di spostare e riempire secchi, strigliare il cavallo, pulire la stalla sollecitano molti muscoli, in particolare quelli delle braccia.

La montata vera e propria interessa soprattutto i muscoli dorsali e addominali, le gambe e i glutei. E porta a schiena eretta, buona postura e ottimo equilibrio.

L’aspetto psicologico ed emotivo

Uno degli aspetti più interessanti dell’equitazione è quello psicologico e di costruzione dei mattoncini emotivi di un bambino.

Prendersi cura di un animale è un’esperienza che può arricchire enormemente un bimbo. Un’abitudine all’empatia nei confronti di un’altra creatura, al rispetto, alla costruzione di una relazione di comprensione e affetto con un altro essere vivente.

La stessa routine del grooming crea un’atmosfera di calma e serenità, ha un effetto rilassante su ogni tipologia di carattere ed è una grossa spinta verso il senso di responsabilità dei nostri figli.

Il cavaliere si abituerà a controllare le proprie emozioni per dare sicurezza al cavallo, e a esercitare l’arte della pazienza e della concentrazione, migliorando il proprio equilibrio emotivo.

Affinerà inoltre le proprie abilità cognitive, diventerà più bravo a gestire i problemi di tutti i giorni, migliorerà la propria capacità decisionale.

La responsabilità nei confronti di un’altra creatura aumenterà poi la sicurezza, l’autodisciplina e la fiducia in sé e nel proprio perseverante lavoro in vista di obiettivi non immediati.

La pet therapy

Il cavallo, grazie alle sue caratteristiche emotive, è infatti uno dei protagonisti assoluti della pet therapy.

Molte scuole avvicinano ormai i propri bimbi alle scuole di equitazione, per arricchirli grazie all’incontro con questo splendido animale, che dà sicurezza agli animi più insicuri e placa quelli che necessitano di calma e serenità.

La pet therapy può dare una mano ai nostri bimbi anche in certe situazioni emotivamente difficili da gestire, in cui la rabbia ha il sopravvento.

I costi

Una volta andare a cavallo era uno sport molto costoso. Adesso è in parte ancora così se si va verso l’agonismo, ma frequentare un buon maneggio non ha più prezzi inavvicinabili come poteva essere un tempo.

Molti maneggi ospitano, sempre più spesso, gruppi di bimbi per l’estate e tengono più bassi i prezzi per invitare genitori e bambini a provare questa disciplina sportiva.

Perché non approfittare dunque dell’estate e avvicinare i vostri bimbi a questi animali meravigliosi?

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