Oggi, a quarant’anni, io ho scelto.
Ho scelto di rincorrere tutti i miei sogni, da quelli più nobili a quelli più incommensurabilmente stupidi e leggeri. Perché a volte non c’è nulla di più essenziale della leggerezza.
Ho stabilito che non deve contare quello che gli altri si aspettano da me o pensano di me. Ma quello che io voglio da me, nel rispetto degli altri. E che l’unica reale competizione è quella con me stessa.
Ho deciso che tipo di persone mi interessa frequentare. E non sono quelle che vivono di rabbia e di rancori. Ma quelle che accettano gli altri anche se la pensano diversamente, perché non è grave avere opinioni diverse. Anzi è ricchezza, quando ci si sa ascoltare.
Ho deliberato che il tempo va speso in cose belle, e non in sterili litigi.
E che difenderò le mie opinioni con serenità, perché non pretendo che siano quelle di tutti. Mi sta bene così. Che noia se fossimo tutti uguali. Che bello accogliere la differenza senza necessariamente giudicarla.
Ho tagliato rami secchi, potato siepi troppo ingombranti, eliminato rovi intricati che impedivano l’accesso al mio castello. Ho rimosso spine fastidiose e scalzato sassolini nelle scarpe. Perché mi servono SPAZIO E LUCE.
Ho deciso che spenderò più tempo in cose belle. Sì, perché io voglio sorseggiare tramonti, immergermi tra le nuvole, godere dei miei bimbi che ridono fino alle lacrime, ingurgitare istanti, ascoltare il silenzio per ritrovarmi.
Voglio leccare ogni attimo di vita per sentirne tutte le sfumature di sapore. Quella prima punta dolciastra che golosamente mi alletta, quella traccia di sale che ne esalta il sapore, quell’acido che per me profuma di limoni. E quel retrogusto amaro che ti fa percepire tutto fino in fondo, fino in gola, fino allo stomaco. E che resta lì.
Voglio sporcarmi di arcobaleni, rincorrere unicorni, indossare abiti di sabbia, di vento e d’acqua cristallina.
Voglio ESSERE.
Ed ESSERCI di più. Per la mia famiglia, per Marco, per i miei Omini. E per me.
Voglio stare più dentro il presente, conservare con amore il meglio del passato, imparare a temere meno il futuro.
E ridere di più. Voglio più rughe agli angoli della bocca e intorno agli occhi. E molte meno sulla fronte.
Voglio vivere e vivermi fino in fondo.