Care sognatrici,
oggi ho fatto la MAMMA.
In mezzo alla routine senza tregua del lavoro, della corsa ai regali, delle pulizie ossessivo-compulsive pre/durante/post Natale, dei pranzi senza fine, oggi finalmente ho fatto la mamma.
A volte invidio le mamme che bastano a se stesse, che non hanno bisogno di lavorare per sentirsi realizzate, che trovano tutto negli occhi e nelle manine dei loro bambini.
Quelle che hanno la casa perfetta, l’igiene splendido-splendente pure negli angoli e sotto i mobili, la cucina ordinata in cui organizzare una dieta sana e varia.
Quelle che cuociono il pane integrale in casa e un contorno di verdura diverso a ogni pasto. Quelle che, come primo, non rifilano solo pasta o riso, ma quinoa con salsa di tofu e nocciole tostate, zuppa di amaranto e piselli, e minestrone di verdure dell’orto, lentamente sobbollito per ore.
Quelle che, quando entri in casa loro, vieni investita da aromi di vaniglia e limone, e affondi piedi stupiti in tappeti morbidi e senza macchia.
Quelle che aprono un armadio senza dover fuggire da valanghe di caos imbizzarrito pronto a calpestarle selvaggiamente.
Spesso mi sento profondamente inadeguata, nei confronti di queste mamme.
Ho deciso di avere dei bimbi, sicura che sarebbero stati la priorità assoluta della mia vita. Lo sono, ma troppo spesso vengono cronologicamente “sistemati” dopo altri impegni. Troppo spesso rispondo “Un attimo”, invece di “Certo, subito”.
Ma oggi NO.
Oggi è stato un giorno raro, di quelli che dovrei vivere più spesso, di quelli che non dovrebbero essere così rari.
Abbiamo costruito Nexo Knights con piccoli Lego colorati.
Abbiamo guardato Bibi ballare hip-hop a modo suo e ascoltato Becky leggere la storia della farfalla Rossella.
Abbiamo usato farina, zucchero e fantasia e cucinato con formine nuove di zecca dei biscotti semplici e buoni. Biscotti magici che uniscono i cuori.
Abbiamo disegnato, colorato, incollato e un po’ bisticciato.
Abbiamo mangiato insalata e frittata sul divano, e sbriciolato sul tappeto.
Abbiamo guardato Topolino Channel, vicini vicini, uno disordinatamente addosso all’altra.
Abbiamo mischiato piedi, cuscini e respiri.
Oggi ho fatto la mamma. Imperfetta, ma 100% mamma.
Buonanotte mamme imperfette.