Ciao mie care amiche sognatrici,
ogni tanto penso sghignazzando a quando facevo la spesa solo per me stessa. Di solito ci penso quando sono immersa nel reparto bio, con l’espressione della mamma saggia e competente, pronta a sfoderare la spada contro l’olio di palma e altri acerrimi nemici.
Voi ve lo ricordate quel periodo della vostra vita? Ora chiudo gli occhi e mi faccio due risate. Giochiamo a fare finta, come direbbe Daniel Tiger.
Ho gli occhi chiusi. Mi sto ipnotizzando. Mi sveglierò solo quando lo dirà la sveglia, solo quando lo dirà la sveglia. Ecco, sono in profonda ipnosi. Sono Silvia. Dovevo andare in ipnosi per scoprire che sono Silvia? Ah, no, ecco. Ora visualizzo. Sono Silvia single, nel periodo buono. Silvia che si sta ritrovando e che, ancora non lo sa, ma sta per incontrare Amore.
“Caro diario,
in questi giorni sono andata in montagna e ho la faccia di un colore umano, non più verdina come prima. E già è un buon inizio. E poi ho aperto le finestrine del cervello e l’ho aerato un po’. Fatto sta che sono di ottimo umore.
E ti devo ASSOLUTAMENTE raccontare la mia giornata.
Oggi sono andata a fare la spesa. Mi ero scordata le piccole gioie di essere single! Ho comprato di tutto e di più. Come minimo avranno creduto che dovessi dare una festa o che avessi un marito, due amanti e cinque bambini da sfamare. E una scarsissima competenza nutrizionale. Ho preso schifezze di vario genere, tipo biscotti, mini Kit Kat, patatine al formaggio, alla paprika e rustiche, salatini, tè al cocco e tè bianco, bibite di vari colori e consistenze, eccetera. Tanto nelle feste ho perso due kg.
E poi è stata l’alba di un nuovo mondo. Sono andata a ravanare in mezzo a tutte quelle cose inutili di cui non sospetti nemmeno l’esistenza. Era la mia gioia in America, loro sì che eccellono nella produzione di cose inutili.
D’altra parte, si sa, nulla è più necessario del superfluo. Per esempio, hai mai pensato che si potesse aver bisogno di un coprivaso arancione in tessuto idrorepellente per vestire di colore i tuoi vasi? Ecco, neanch’io. Eppure ho pensato che effettivamente avrebbe vestito di colore i miei vasi. E così ne ho comprati tre. Poi ho acquistato creme anti cellulite, lozioni ai semi di lino e baobab. E cinque libri. Cibo per l’anima, insomma.
Arrivata alla cassa, ho visto un signore anziano molto tenero davanti a me. Lento come una lumaca claudicante, ovviamente, ma io ero tutta trulla e tranquilla e gli facevo angelici sorrisi. Sai quando non hai fretta e non hai necessità di sgomitare con tutti per sbrigarti? No, non credo tu lo sappia. Dovresti provare una volta. E vai pacifico anche in macchina, senza strombazzare o fare gestacci o insultare tutti quelli che ti capitano a tiro. Probabilmente tu non lo fai comunque.
Ah, che pace.
Questo signore ci ha messo un’eternità a recuperare tutti i suoi pacchettini, e controllare di non aver lasciato nulla sul nastro, e pagare. E io mi scambiavo pazienti occhiate d’intesa con la commessa, come per dire: “Povera stella, è anziano”.
Poi è arrivato il mio turno. E qui passiamo al presente storico, che rende meglio.
Inizio a mettere tutti i sacchetti nel carrello con serena flemma. La cassiera mi porge le sei bottigliette di Coca Cola Light, con la confezione di cartone un po’ rotta e mi suggerisce di fare attenzione. Io la guardo piccata, alzando le sopracciglia, e le rispondo con condiscendenza di non preoccuparsi. Non sono mica scema, eh?
Non finisco di dirlo che mi scappa non la bottiglietta di Coca, ma una di Bacardi Breezer. Gusto Lime.
Esplode in un boato tale che tutto il mondo si ferma, in attesa dell’annuncio di evacuare il Centro Commerciale per motivi di sicurezza. Allora faccio la brillante con la ragazza della cassa, per fortuna molto gentile, e le chiedo scusa.
Intanto arrivano due tizi a piantonare la zona disagiata, per evitare scivoloni dei clienti sul mio ex Bacardi Breezer. Gusto Lime.
Be’, dopo la corsa a prendere un altro Bacardi, faccio per pagare e decido di pagare in contanti. Poi realizzo che non mi bastano, rimetto tutto nel portafoglio, prendo la carta di credito. La gente mi lancia occhiatacce. Non tutti hanno tutto il tempo del mondo come me in questo momento.
Riesco a saldare, sotto gli occhi miti della ragazza. Afferro il mio carrello, mi avvio e faccio crik crok sui vetri del Bacardi Breezer. Gusto Lime. Alla mia dipartita, colgo un sospiro di sollievo di uno dei ragazzi che aspettano qualcuno per pulire dove ho fatto danno.
Dopo cinquanta metri sento una voce affannata che grida SIGNORINA, ASPETTI! Mi giro. La ragazza della cassa, santa donna, ancora ha la forza di sorridermi. Ha un sacchetto in mano contenente i miei libri. Me li ero dimenticati alla cassa.
Ora, se io bevessi o facessi uso di sostanze stupefacenti, francamente mi sentirei più sollevata, quando mi capitano certe cose. Ma non fumo neanche le sigarette normali. E l’alcool mi piace così poco che sono riuscita a ubriacarmi una sola volta in tutta la vita. Solo perché mi ci sono messa d’impegno. E non sono neanche stata male, semplicemente non riuscivo a stare in piedi.
E dicevo cose senza senso, ma questo mi capita anche da sobria.
Che ci sia qualche sostanza illegale nel tè al lampone ed echinacea che mi piace tanto, sia per il gusto che, soprattutto, per il colore?
Comunque, lo shopping ossessivo compulsivo fa proprio bene. E domani ho deciso di proseguire su questa strada di perdizione. Ma questa volta coi vestiti, che è ancora più divertente.
Buonanotte diario”
Driiiiiiiiiiiiiiiiin. Ecco la sveglia. La mia sveglia. Svegliati Silvia. Sei una mamma. Hai Amore, gli omini, due lavori. Sei una mamma sagg-… mh… moriger-… uff come si dice già… competen-… Sì, insomma, sei una mamma. Oh.
E voi ve lo ricordate, mamme sognatrici, quando facevate questo genere di spesa?
La foto dei piumini blauer mi ha catapultato indietro nel tempo
Quella gita era stata bellissima, Pino! Quante cose ho imparato da te!
E già! Prima del solo cibo sano (per ò bambini), cotture al vapore… tra l’altro te lo scrive una che post-omina, appena mangia fuori sta male 🙁
Raffi, che grandi cambiamenti ci fanno affrontare questi nostri Omini. Quanti nuovi traguardi con loro.
Io pure stavo spesso male quando mangiavo fuori e ho risolto così: meno pizza (metà), meno Coca Cola (metà) e Nux Vomica 9ch in granuli!