Lo so, sembra un’impresa impossibile. Ci avete provato qualche volta, ma il metodo non prendeva piede e lasciavate stare. E poi non è che potete buttare tutta la vostra vita, vero? Le vecchie foto, le bomboniere, i souvenir di viaggi passati.
Ma in fondo quei cassetti stipati vi irritano. Quelle tazze spaiate, quei libri già letti – o mai letti – occupano spazio. Quei soprammobili vanno spolverati e il tempo non è mai abbastanza.
Io soffocavo nella roba inutile, morbosamente accumulata e tenuta da parte, perché “magari poteva servirmi”.
Poi ho letto un libro, un giorno. L’ho letto tutto d’un fiato, in un paio d’ore. E sono andata a comprare i sacchi neri.
Quell’estate ho riempito cento sacchi neri. E non vi parlo della roba regalata o destinata diversamente.
Ho riempito cento sacchi neri di sola spazzatura.
Mi manca la roba che ho buttato? No. Perché non ricordo cosa c’era in quei cumuli di oggetti. Quindi pensate a quanto inutili fossero quelle cose.
Succede poi che ti senti così leggera, così libera, che crei così tanto spazio nella testa, da aver voglia di eliminare altro. E di pulire. Di lavorare. E di produrre. Di creare la tua nuova vita.
Ma come iniziare?
Potete iniziare in modi diversi, in base a quello che più si adatta alla vostra personalità.
1 Riordinare per categoria (metodo Marie Kondo)
Il libro che ho letto quell’estate è il famosissimo Il magico potere del riordino, che trovate su Amazon (e in un milione di altri posti!)
La folle e geniale Marie bambina era già fissata con l’ordine e la pulizia. Dopo aver pensato, nel corso degli anni, a ogni possibile soluzione per tenere tutto in ordine, ha sfondato con il libro ormai cult sulla sua più grande passione: il riordino.
La Kondo suggerisce un decluttering massivo iniziale per categorie di oggetti.
L’estate in cui ho iniziato, avevo il tempo di seguire più o meno alla lettera il suo metodo. Ma, diciamocelo, lei non inizia dalle tazzine rotte o le riviste vecchie, bensì da un punto piuttosto difficile: l’armadio.
E poi prosegue con i libri, mica con le bomboniere del matrimonio di zia Berta.
Se il suo approccio vi sembra troppo deciso e preferireste iniziare in modo più dolce, partite con categorie più semplici, prima di affrontare a muso duro la vetta.
Ve ne do un possibile esempio nel mio post di pochi giorni fa.
2 Per stanza
C’è poi chi propone un decluttering mirato, stanza per stanza.
Se ad esempio iniziate dal bagno, suddividete il bagno in piccole zone di riordino.
Eliminate gli asciugamani strappati o stinti. Selezionate gli oggetti che usate davvero. Sostituite gli spazzolini vecchi. Controllate le scadenze dei farmaci – se li conservate in bagno – e dei prodotti per la cura personale.
Buttate le creme vecchie o che non usate mai. Organizzate gli scaffali o i cassetti, uno per uno.
3 Per stagione
Anche questa può rivelarsi una tattica vincente.
Stiamo facendo il cambio del guardaroba e troviamo costumi da bagno epocali o vestitini dismessi? È il momento migliore per selezionare e preparare una borsa da donare.
Dobbiamo preparare le valigie e ci imbattiamo nei solari? Buttiamo quelli ormai secchi o con cui non ci siamo trovati bene.
4 Per materiale
Un metodo che non ho ancora utilizzato, ma che mi si è affacciato alla mente questa mattina, potrebbe essere il riordino per tipologia di materiale.
Una domenica potremmo decidere di eliminare tutti gli oggetti in plastica che non usiamo. Vecchi contenitori sformati, annaffiatoi rotti, aggeggi inutili di qualunque tipo.
La grande comodità di questa strada è quella di accumulare tutto nelle stesse borse e dirigersi solo ed esclusivamente verso i bidoni della raccolta della plastica.
5 Per destinazione
Non tutto ciò di cui vi sbarazzerete finirà nella spazzatura. Ho regalato scatoloni di libri alla biblioteca del mio comune, vestiti e giochi alla Caritas, seggioloni agli asili nido.
Potreste quindi impegnare il vostro tempo per settori. Se il sabato pomeriggio la biblioteca è aperta, occupate il venerdì sera o il sabato mattina per selezionare i libri da donare.
Scegliete scatole di cartone di media grandezza – perché grossi scatoloni zeppi di libri non sono semplici da trasportare – e caricatele in macchina. E in poco tempo avrete risolto un problema, senza viaggiare con il baule pieno per giorni.
6 Per giorno della settimana
Questo metodo vi tornerà utile nel caso di riordino per destinazione o anche per materiale, perché magari il lunedì il vostro comune ritira la plastica e potreste occuparvi della plastica da smaltire nel weekend.
Oppure deciderete una vostra personale tabella di marcia settimanale che vi occupi cinque minuti al giorno, ogni giorno.
Il lunedì potrebbe essere la giornata del riordino dei cassetti. Il martedì quello dei tavoli e tavolini da sgombrare. E così via.
7 Per tempo a disposizione
C’è chi riesce a organizzarsi in modo da avere qualche ora ogni weekend e chi preferisce dedicare al decluttering cinque minuti al giorno.
Anche cinque minuti al giorno ben fatti possono fare una grossa differenza in casa vostra, senza impegnare troppo tempo e troppe energie mentali.
8 Per grado di difficoltà
Abbiamo detto che le categorie impegnative della Kondo possono essere sostituite da categorie più semplici. Ognuno troverà più facile disfarsi di certe cose e terribilmente difficile sbarazzarsi di altre.
Per me è molto semplice eliminare i bicchieri, perché li voglio tutti uguali e senza le odiose macchie della lavastoviglie. Quindi quando devo sbarazzarmi dei bicchieri non ho difficoltà.
Se io fossi un’appassionata collezionista di bicchieri, lascerei probabilmente questo compito per ultimo.
Scegliete prima le cose che per voi sono molto semplici da eliminare.
9 Per zone
Dopo la dieta a zona, ora parliamo di decluttering a zona.
Questa è una versione semplificata del riordino per stanza. Se vi riesce difficile affrontare un’intera stanza, iniziate da un pezzetto di casa per volta.
La scrivania su cui lavorate è un ammasso di cancelleria e scartoffie? Togliete ogni oggetto dalla superficie e pulite. Poi rimettete i (pochi) oggetti superstiti in un ordine sensato.
Quando avrete di nuovo tempo, magari vi occuperete della credenza in soggiorno. E in un altro momento dell’ingresso.
Pezzettino per pezzettino, senza stress.
10 Per ispirazione
Non so se questa metodologia dell’illuminazione improvvisa sia più adatta per chi deve iniziare o per gli esperti di decluttering.
Ma mi accorgo che ci sono momenti in cui mi sento più organizzata e propensa a rimettere in sesto la scrivania e altre in cui mi sento più creativa e nel mood giusto per riordinare la stanza dei giochi in modo carino.
Magari quest’ultima strategia potrebbe convincere i più reticenti a dedicarsi finalmente al decluttering, chi lo sa?
E voi come praticate il decluttering? Siete riuscite a iniziare?