acido ialuronico

Egregio 2017,

oggi ho fatto pranzo con la mia amica Titta e abbiamo affrontato argomenti di una certa rilevanza. Ci siamo rese conto, riflettendo sulla nostre esistenze, che ci sono delle cose che POSSIAMO migliorare. POSSIAMO dare una chance ai nostri sogni di un mondo migliore. Certe cose SI POSSONO cambiare. Davvero.

Abbiamo pertanto deciso di scriverti, nella speranza che tu contribuisca al nostro grande progetto di bonifica e risanamento.

Il piano di lavoro di Titta comprende, nell’ordine:

A Laserterapia

Sì, al fine di combattere gli antiestetici peletti neri che – sostiene lei – le deturpano il mento.

Io ho analizzato approfonditamente il suo viso alla ricerca di almeno uno dei colpevoli. Francamente non ce n’era traccia, ma lei dice che li ha strappati da poco.

Ha trovato tra l’altro una meravigliosa dermatologa che, a prezzi davvero competitivi, può aiutare a migliorare l’aspetto delle persone. Praticamente una filantropa.

B Faccette

Lo sapevate che  si possono applicare le FACCETTE sui denti? Anche con i brillantini sopra, se vi va.

Sono veramente una povera ignorante. Ho sempre creduto che, per avere un sorriso più bianco e splendente, non si potesse che ricorrere alla sbiancatura professionale dei denti o alla colorazione vera e propria.

Scopro invece, con mio sommo stupore e rinnovata stima nelle grandissime doti di ricercatrice di Titta, che esistono queste miracolose FACCETTE. Fatte tipo i salva-buchi dei fogli coi buchi, presumo. Solo, a forma di dente anziché di ciambellina.

C Flebologo

La mia amica vuole inoltre sottoporsi a una visita di controllo dal FLEBOLOGO, allo scopo di porre un freno all’orrore delle vene varicose, dramma odierno di moltissime donne.

Questi, mi ha spiegato Titta, sono i suoi obiettivi.

Per quanto invece riguarda il mio prospetto, esso si presenta con due aspetti in comune rispetto a quello di Titta:

A Flebologo

Naturalmente, per quanto ci sia ancora un (minimo) lasso di tempo a disposizione, non posso certo ignorare per sempre il flagello delle vene varicose. Pertanto mi vedrò costretta a ricorrere anch’io all’aiuto del FLEBOLOGO.

D’altra parte prevenire è meglio che curare e qualcosa serpeggia minaccioso sotto l’epidermide delle mie gambe.

B Dentista

Per quanto riguarda i miei amatissimi DENTI, voglio vederli sfolgorare di un riverbero tanto accecante da consigliare a mariti, bimbi, amici e parenti di ricorrere all’ausilio degli occhiali da sole schermo totale, quando in mia compagnia.

Soprattutto a quelli simpatici, che mi rallegrano un po’ troppo e che saranno pertanto più a rischio. Non vorrei avere l’effetto di Medusa sui poveri malcapitati che osavano sostenerne lo sguardo.

Devo comunque ancora definire la metodologia più adatta, facendomi eventualmente illuminare dalla competenza di Titta.

C Acido ialuronico

C’è però un aspetto piuttosto inquietante che la mia saggia consigliera non ha considerato. Vogliamo parlare delle aborrite RUGHE D’ESPRESSIONE?

Bisogna correre ai ripari. Chi ha tempo non aspetti tempo, dice un saggio. Anni fa, un ottimo chirurgo mi ha asportato dal viso un insidioso neo che cresceva a dismisura, costringendomi a eliminarlo nonostante il sincero affetto che provavo nei suoi confronti (ne abbiamo passate davvero tante insieme, io e il neo Poldo).

Il chirurgo mi ha nel contempo istruita sull’ACIDO IALURONICO.

L’ormai contestatissimo botulino, come sappiamo, mummifica l’espressività del viso, facendo assomigliare le donne a Nefertiti. E non da viva, ma in seguito a morte e processi chimici vari di conservazione della salma.

Il formidabile acido ialuronico, invece, va a riempire le crepe del nostro viso SENZA IMBALSAMARCI. Chissà che non possa infiltrarsi anche in qualche piega del nostro cervello, che macina senza sosta nel costante pedinamento della perfezione.

Ma non è tutto! L’acido in questione stimola la nostra pelle a produrre cellule nuove e collagene, o roba del genere, insegnandole a migliorarsi da sé, tanto che in futuro si dovrà ricorrere alle fiale di questo siero di bellezza con sempre minore frequenza.

Come dire: “Non ti regalo un pesce, ma ti insegno a pescare e non soffrirai mai più la fame”! Non è sorprendente?

Considerati i costi non indifferenti del nostro ambizioso progetto, ti chiediamo pertanto, carissimo 2017, di far fruttare i chili di lenticchie che ci siamo scofanate, partecipando con un valido contributo (*) a una causa giusta e rilevante.

Ti ringraziamo per la tua attenzione e ci vediamo nei prossimi 365 giorni.

Cordialità.

Silvia e Titta

 

(*) Tramite:

– bonifico bancario sul C/C 100000123456, Banca Santi Pietro e Paolo delle Faccette Marmoree

– assegno intestato alla PUPSSI (Per Una Pelle Splendente Senza Imperfezioni)

– carta di credito (http://www.pupssi.com)

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