allattamento

Ahhhhh, le gioie di essere mamma!

Molte mamme, tra cui molte mie care amiche, mi ripetono da sempre quanto sia meraviglioso allattare. Alcune lo affermano pervase da quella speciale luce di beatitudine negli occhi. Altre danzano in cipriose nuvole di poesia.

Un momento magico, cuore a cuore con il tuo cucciolo d’uomo.

Mh.

Io ho allattato la mia prima bimba per dieci mesi – gli ultimi cinque mesi ero già incinta – e il secondo per sei. Avrei voluto pareggiare, ma lui aveva il reflusso. E dopo un certo lasso di tempo, mi ero resa conto che non era così piacevole puzzare sempre di vomiti e rigurgiti.

Sicuramente me lo rinfaccerà da grande, questo è chiaro.

Ecco, sono molto fiera di avere allattato entrambi. Davvero.

Ma posso dirvi, eventualmente senza ricevere insulti, che non è che l’ho trovata proprio questa gran figata che mi raccontavano?

Insomma, vorrei analizzare qui con voi i PRO e i CONTRO dell’allattamento materno.


I PRO DELL’ALLATTAMENTO

1 Fai del bene alla salute di tuo figlio.

Qui non ci piove, dai. Il latte materno potenzia le difese immunitarie, regalando al bebè anticorpi, batteri buoni, lipidi con azione anti-infiammatoria e linfociti. Questo ripaga di tutto, già di per sé.

2 Costruisci un rapporto esclusivo, una sorta di incantata bolla di sapone, con il tuo bimbo.

Solo tu lo puoi allattare. Non il suo papà, né la nonna, né la babysitter. Per un po’ sei la sua unica necessità. E diciamolo, non è poi così male essere LA necessità di tuo figlio. Fa sentire importanti.

3 Allattare è comodissimo.

Di notte non devi alzarti e preparare biberon. Gli dai da mangiare nel dormiveglia e poi a nanna. In giro non devi portarti latte, biberon e scalda-biberon.

Che bello. I pro sono dei bei pro, lo ammetto. Ma ora vediamo un po’ i contro.


I CONTRO DELL’ALLATTAMENTO

1 Le ragadi

Le ragadi sono dei piccoli, spassosissimi taglietti sul capezzolo. Che gioia. Un po’ come tagliarsi con la carta sui capezzoli anziché sui polpastrelli. Bello.

Per evitare le ragadi dobbiamo fare una presentazione in PowerPoint al bebè, in modo da illustrargli il corretto modo di attaccarsi. La sua boccuccia di rosa deve essere bene aperta e con il labbro inferiore rovesciato in fuori.

SE L’ATTACCO È CORRETTO NON SI PROVA DOLORE.

EH???

Ma chi l’ha scritto, questo? Scusate un po’, io ho allattato due Omini. Io ho letto tutto sull’allattamento, mentre allattavo. Io ho preparato un’accurata presentazione con slide estremamente chiare. Io sistemavo la boccuccia del bebè esattamente come nelle immagini che trovavo online.

Allora perché ho pianto per due mesi, i primi due mesi di allattamento, per il dolore?

Ok, dopo due mesi di accanito scempio sulla mia pelle da rossa, non avevo più male. Ti credo, avevo dei calli sulle tette che sembravano tettarelle di caucciù, a quel punto.

Comunque, se provate dolore non vi preoccupate, perché basta spremersi i capezzoli con uno spremiagrumi Philips, detergere il seno con qualche goccia di latte e possibilmente tenere il seno il più scoperto possibile.

Non vi assicuro che – se fate delle lunghe passeggiate in queste condizioni – a qualcuno non venga in mente di segnalare la faccenda alle forze dell’ordine. Siete avvertite.

2 I dotti galattofori ostruiti

I dotti galattofori sono dei tubicini in cui passa il latte materno. Se non avete idea di dove si trovino, state tranquille. Non appena si ostruiranno sentirete esattamente dove passano.

Potrete anche tastarli con mano, dato che si creano dei grumi, tipo delle palline di latte, che intasano questi condotti di cui non sospettavate neppure l’esistenza.

Intorno al dotto ostruito, il seno è duro e dolorante. Nei paraggi è molliccio, perché lì non arriva il latte e i tessuti si rilassano e giocano a scacchi.

3 Gli ingorghi mammari

Gli ingorghi interessano un’intera mammella. Come dite? Non vi piace la parola mammella? Non siete delle mucche? Aspettate di allattare un bambino e poi vediamo se ne sarete ancora così convinte.

Insomma, la mammella resta dura come una pietra e non esce nulla. Bisognerebbe fare degli impacchi caldi, mi pare. Ma spesso un bebè famelico sistema la situazione molto più velocemente.

4 La mastite

Questa dev’essere la situazione più spassosa in assoluto. Ma, ahimè, non ho avuto la gran fortuna di provare la mastite. Leggo che può derivare da un dotto ostruito o da un ingorgo non risolto. O può essere un’infezione conseguente a ragadi.

Fatto sta che ci si sente come durante un’influenza. Ti senti spossata e hai la febbre. Eroico. Molto figo.

5 Unghiette e pizzicotti

Anche quando l’allattamento scorre senza difficoltà e tu, mamma amorevole, sei persa negli occhi (chiusi) di tuo figlio che tracanna latte come farà anni dopo con la birra, subentra un dettaglio molto piacevole.

Avete presente quelle adorabili manine paffute di neonato? E quei ditini che sembrano salsicciotti di suino? Cariniiiiiiiiiiiiiii!

Peccato che siano dotati di unghiette. Che quando le devi tagliare sembrano delicate scagliette di cocco fresco. Ma quando ti pizzicano e ti graffiano durante il pasto, ti sembrano più spilli e rasoi.

Ne vogliamo parlare?

(Se ti va, fermati un attimo per mettere un like alla mia pagina Facebook e ne sarò strafelice 🙂 ! Ora prosegui pure con la lettura!)

6 Le caprette ti fanno ciao

Quando in ospedale ho vissuto quel magico momento della montata lattea, quello dove all’improvviso le tue tette si trasformano in quelle di Carmen Russo senza l’ausilio del push-up super-ultra-bra di Victoria’s Secret, ho pensato che Amore sarebbe stato l’uomo più fortunato del mondo.

E anche lui per un po’ l’ha pensato. Fino a quando abbiamo capito che per lui tutto ciò sarebbe stato solo un miraggio. Perché, in genere, ogni volta che lui mi sfiorava io urlavo AHIAAAAAA.

Insomma, per qualche mese, più che una modella di Victoria’s Secret, sembravo la mucca Carolina o la capretta Bianchina di Heidi, quella che ti faceva ciao insieme alle altre quando cercava di scappare da Peter.


Ricapitolando:

1 Il parto è doloroso. E potete leggere le mie due esperienze sul cesareo e sul VBAC (Vaginal Birth After Cesarean), a ulteriore conferma.

2 L’allattamento è doloroso.

3 Ma essere mamma è meraviglioso.

Boh, noi mamme siam così.

De mammibus non disputandum est.

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